Azienda-un-Termine-abusato-Davide-Miceli

1_Img_53018_0.jpg--giudiciLa promessa della nostra azienda è di offrire una copertura nazionale nell’incremento della clientela dei nostri clienti, di farlo in maniera professionale e nei tempi prestabiliti. L’aver mantenuto questa promessa nel tempo ci ha permesso di trovarci in una posizione di vantaggio e di sorpassare i nostri concorrenti diretti e indiretti […]

Una lunga e apparentemente intrigante lista di allettanti qualità, il cui unico scopo è quello di attirare potenziali candidati a presentare domanda per un lavoro che in realtà non esiste. Parlano di una “promessa”, di “professionalità”, di “vantaggio”; giocano con le speranze di milioni di individui senza lavoro e con il bisogno di molti giovani, padri di famiglia, madri single di scovare un mezzo di sostentamento per sé e per le persone da essi dipendenti. Senza remore, senza rimorsi, senza il minimo senso di colpa. Il web oggi pullula di questa miriade di finte aziende che offrono lavoro nel settore della comunicazione, del marketing, dell’amministrazione.

images (9)Ogni volta che una simile offerta si prospetta all’orizzonte, nonostante la lunga fila di delusioni e prese in giro lasciata indietro, è quel pizzico di speranza in una possibilità, finalmente, ad avere la meglio. Dopo una lunga preparazione, dal look al discorso, dalla più consona redazione del curriculum al controllo dell’ansia, il risultato è sempre lo stesso. L’azienda offre un lavoro di vendita porta a porta; possono presentartela come “un’opportunità di guadagni sempre maggiori”, come “il primo passo per poi ricoprire posizioni in qualità di top manager”, ma la verità rimane una sola: l’azienda ha mentito.

operaiQuella che sembrava essere un’offerta con i fiocchi è in realtà una truffa, l’ennesima ragione per abbattersi e non vedere altro che un gigantesco buco nero nel proprio futuro. Al diavolo la laurea; al diavolo la voglia di indipendenza; al diavolo i progetti di comprare una casa, una macchina. Cosa importa a queste “aziende” se un padre con tre figli a carico non ha i mezzi per dar loro tutto ciò di cui hanno bisogno? Perché garantire a una donna sola con un bambino in affido un’esistenza degna per lei e per il piccolo? Ormai è la menzogna l’arma utilizzata da tali imprese. Inizialmente, con il boom di offerte di lavoro per venditori, erano palesi gli annunci; chiunque facesse domanda per quella posizione aveva ben chiaro di cosa si trattasse.

Oggi sembra non attirare più tanti candidati, ragione per cui simili organizzazioni mentono, offrendo falsi posti di lavoro e illudendo milioni di aspiranti lavoratori (la cosiddetta massa dei disoccupati). Nella nozione economico-aziendale, l’azienda è definita <un’organizzazione di mezzi e persone finalizzata alla soddisfazione di bisogni umani attraverso la produzione, la distribuzione o il consumo di beni economici e servizi verso i suoi clienti>. Come possono simili imprese che agiscono in maniera tanto disonesta definirsi aziende?

Davide-Miceli

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